Il 2026 segna un anno decisivo per la rendicontazione aziendale in Italia: le imprese devono confrontarsi con nuove misure fiscali e contabili introdotte dalla Legge di Bilancio 2026 che incidono anche su processi, obblighi e tempistiche dei bilanci aziendali. In questo approfondimento esaminiamo le principali novità normative per i bilanci aziendali 2026, i nuovi adempimenti contabili e fiscali e le strategie per un adeguato allineamento agli obblighi.

Disegno di legge di Bilancio 2026: in cosa consiste

Nel mese di novembre 2025 sono iniziate, presso le Commissioni congiunte 5ª del Senato e V della Camera, le audizioni preliminari sul disegno di legge di Bilancio di previsione dello Stato per il 2026 e sul bilancio pluriennale 2026/2028 (A.S. 1689). Il disegno di legge di Bilancio 2026 prevede un intervento complessivo di circa 18 miliardi di euro medi annui, articolato in 10 titoli che affrontano temi centrali per il sistema economico:

  • il riordino della tassazione personale e d’impresa

  • le misure di sostegno al reddito delle famiglie

  • il rafforzamento del sistema sanitario nazionale

  • il sostegno agli enti territoriali

  • la revisione della spesa pubblica

Si tratta di interventi che influenzeranno in modo diretto la pianificazione economico-finanziaria e la redazione dei bilanci aziendali per l’esercizio 2026.

Misure per le imprese e semplificazioni fiscali

La Legge di Bilancio 2026 dedica ampio spazio al sostegno del sistema produttivo nazionale, puntando su incentivi fiscali, innovazione tecnologica e maggiore flessibilità nei processi contabili. Le misure introdotte mirano a favorire gli investimenti materiali e digitali, la transizione ecologica e la razionalizzazione del carico tributario per le aziende di ogni dimensione. Vediamo nel dettaglio le novità principali per le imprese.

Ammortamenti potenziati per i beni strumentali

Partiamo con la maggiorazione dell’ammortamento per gli investimenti in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, effettuati nel corso del 2026 (o entro il 30 giugno 2027 con acconto del 20% entro fine 2026). Il beneficio, riservato alle imprese in regola con gli obblighi contributivi e di sicurezza sul lavoro, prevede una maggiorazione del 180% fino a 2,5 milioni di euro, del 100% fino a 10 milioni e del 50% fino a 20 milioni. Per i progetti a elevato impatto ambientale (in grado di ridurre i consumi energetici del 3% o del 5% nei processi produttivi) la maggiorazione sale al 220%, con gestione e controlli affidati al Gestore dei Servizi Energetici (GSE). La misura è cumulabile con altri incentivi, nei limiti del costo complessivo dell’investimento.

Crediti d’imposta e agevolazioni territoriali

Il provvedimento conferma crediti d’imposta dedicati alla ZES Unica e alle Zone Logistiche Semplificate (ZLS), con l’obiettivo di stimolare la crescita e l’occupazione nelle aree del Mezzogiorno e nei distretti produttivi strategici. Sono previsti inoltre finanziamenti agevolati per le PMI che investono in macchinari, impianti e innovazione tecnologica, favorendo la digitalizzazione dei processi produttivi e l’ammodernamento delle strutture aziendali.

Assegnazione agevolata dei beni ai soci

Riaperta fino al 30 settembre 2026 la possibilità per società di persone e di capitali di assegnare o cedere beni immobili e mobili registrati ai soci con tassazione agevolata. È prevista un’imposta sostitutiva dell’8% (10,5% per società non operative) sulla differenza tra valore normale e costo fiscale dei beni, con imposte di registro, ipotecarie e catastali ridotte. La misura si estende anche all’estromissione agevolata dei beni delle imprese individuali, con effetti dal 1° gennaio 2026.

Definizione agevolata dei carichi fiscali

La Manovra reintroduce una definizione agevolata delle cartelle esattoriali relative ai debiti affidati alla riscossione tra il 2000 e il 2023. Le imprese potranno estinguere i debiti pagando solo imposte e spese di notifica, senza sanzioni né interessi, con la possibilità di rateizzare fino al 2035. Le domande dovranno essere presentate entro il 30 aprile 2026 all’Agenzia delle Entrate-Riscossione, che comunicherà l’importo dovuto entro giugno.

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L’evoluzione delle norme fiscali e contabili può rendere complesso l’adeguamento delle imprese alle nuove disposizioni. Per questo motivo è consigliabile affidarsi a un dottore commercialista esperto in bilanci e fiscalità d’impresa. Studio Del Fiume affianca le aziende in ogni fase del percorso di aggiornamento e pianificazione economico-finanziaria, garantendo il pieno rispetto delle normative e l’accesso alle agevolazioni previste per il 2026.

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