Avviare una PMI innovativa può rappresentare un’opportunità interessante per chi desidera portare avanti un progetto imprenditoriale all’insegna della tecnologia e della crescita. In molti casi, infatti, le imprese innovative costituiscono il primo passo: per cinque anni possono beneficiare di vantaggi fiscali, economici e legali pensati per favorire lo sviluppo e la competitività. Al termine di questo periodo, le imprese che dimostrano solidità e continuità possono evolversi in PMI innovative, proseguendo così il proprio percorso con un nuovo status ma senza rinunciare ai benefici previsti.

Naturalmente, trasformare un’idea in un’impresa innovativa comporta anche impegno, carichi di lavoro importanti, orari flessibili e la necessità di affrontare un mercato complesso e in continua evoluzione. Inoltre, il quadro normativo e procedurale che regola queste realtà può rivelarsi articolato e non sempre di immediata comprensione. Proprio per questo motivo, è consigliabile affidarsi al supporto di uno studio di dottori commercialisti esperti in materia, in grado di guidare ogni fase del percorso, dalla costituzione alla gestione quotidiana, assicurando il rispetto delle regole e l’accesso alle agevolazioni previste.

Ma cosa sono le PMI innovative?

Una PMI innovativa è un’impresa di piccole o medie dimensioni, o anche una micro-impresa, che opera in ambiti legati all’innovazione tecnologica, alla ricerca e allo sviluppo di soluzioni avanzate. Si tratta di realtà imprenditoriali che, pur avendo una struttura contenuta, puntano sull’innovazione come motore principale della loro attività.

Questa particolare categoria di imprese è stata introdotta nel nostro ordinamento nel 2015, con l’obiettivo di promuovere la crescita e la competitività del tessuto produttivo italiano. Le PMI innovative possono accedere a una serie di agevolazioni pensate per sostenerle nel loro percorso: tra queste, incentivi fiscali volti a stimolare gli investimenti e facilitazioni nell’accesso al credito e ad altre forme di finanziamento.

Diventare una PMI innovativa: requisiti e condizioni da rispettare

Per essere riconosciuta come PMI innovativa, un’impresa non deve necessariamente essere di recente costituzione né avere un oggetto sociale specifico: ciò che conta davvero è che operi in modo concreto nel campo dell’innovazione tecnologica e rispetti una serie di criteri ben definiti dalla normativa.

Secondo quanto stabilito dal Decreto Legge 3/2015, possono accedere allo status di PMI innovativa le imprese che:

  • hanno meno di 250 tra dipendenti e collaboratori;
  • realizzano un fatturato annuo inferiore a 50 milioni di euro;
  • hanno sede principale in Italia, o in un Paese dell’Unione Europea o dello Spazio Economico Europeo, purché abbiano una sede operativa o una filiale in Italia;
  • non siano già iscritte come startup innovative nel Registro delle Imprese;
  • abbiano il bilancio d’esercizio certificato (e il bilancio consolidato, se previsto);
  • non siano quotate su mercati regolamentati.

Oltre a questi requisiti di base, l’impresa deve dimostrare anche una concreta vocazione all’innovazione, soddisfacendo almeno due delle seguenti tre condizioni:

  1. aver sostenuto spese in Ricerca e Sviluppo o Innovazione tecnologica pari ad almeno il 3% del maggiore tra fatturato e costo della produzione;
  2. impiegare personale altamente qualificato, con almeno un terzo dei collaboratori in possesso di Laurea magistrale, oppure un quinto tra dottorandi, ricercatori o dottori di ricerca;
  3. detenere (in proprietà, licenza o deposito) almeno un brevetto, oppure essere titolare di un software registrato.

Rispettare questi criteri è il primo passo per accedere alle agevolazioni riservate a questa categoria di imprese e intraprendere un percorso di crescita all’insegna dell’innovazione.

Come ottenere lo status di PMI innovativa: iter pratico e modulistica necessaria

Diventare una PMI innovativa non è un processo automatico: per ottenere il riconoscimento ufficiale, è necessario iscriversi alla sezione speciale del Registro delle Imprese dedicata a questa tipologia. La richiesta deve essere inoltrata in via telematica dagli amministratori della società, utilizzando la piattaforma predisposta dalle Camere di Commercio.

Per procedere, è fondamentale compilare correttamente tutta la documentazione richiesta, firmarla digitalmente e attenersi alle istruzioni fornite dal Registro. Tra i documenti principali c’è il modello di dichiarazione del possesso dei requisiti, che include informazioni dettagliate sulla società, sulla composizione societaria e sull’attività svolta. In questo modulo andranno anche indicati i due criteri di innovazione soddisfatti (tra quelli previsti dalla legge) e dovranno essere allegati i documenti che ne attestano la validità.

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L’iter può sembrare complesso, soprattutto per chi si trova ad affrontarlo per la prima volta. Per questo motivo, è fortemente consigliato affidarsi a un dottore commercialista esperto in materia. Studi specializzati come Studio Del Fiume possono accompagnarti in ogni fase del processo di avviamento, assicurandoti il rispetto delle normative e aiutandoti a cogliere tutte le opportunità previste per le PMI innovative.

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