La domanda che ci viene costantemente richiesta quando si vuol aprire una nuova attività a Roma è quale può essere la forma giuridica o il regime economico più conveniente per svolgere la propria attività.
In estrema sintesi è meglio l’apertura di una società di persone oppure una società di capitali.
Innanzi tutto distinguiamo le due tipologie di società:
Le società di persone sono basate principalmente sui soci appunto, rispetto al capitale, viene dato pertanto risalto alle persone che compongono la compagine societaria rispetto ai mezzi finanziari.
Costituire una società di persone rispetto ad una società di capitali è più conveniente. Le spese e costi di costituzione non sono eccessive, la gestione è più semplice ed economica e dal punto di vista fiscale la società è gestibile con il regime contabile semplificato.
Come tipo di società di persone abbiamo principalmente:
1) Apertura società in nome collettivo (S.n.c.) nella quale tutti i soci rispondono in solido fra loro e con tutte le proprie attività illimitatamente per gli impegni assunti dalla società. Questo tipo di società è ben vista dai terzi (principalmente gli istituti bancari) che vedono nella società una garanzia da parte dei soci ad onorare gli impegni assunti.
2) Apertura società in accomandita semplice (S.a.s.) nella quale si contraddistingue la presenza di due categorie di soci: i soci accomandatari che rispondono solidalmente ed illimitatamente per gli impegni assunti dalla società e i soci accomandanti che rispondono limitatamente alla quota di capitale immessa nella società (ovvero, se io apporto un capitale di 3.000 euro sarò responsabile solo per quella cifra).
Le società in nome collettivo ed in accomandita semplice sono soggetti fiscalmente autonomi pertanto devono procedere alla determinazione del proprio reddito che andrà assoggettato ad IRAP. Lo stesso reddito, andrà poi ripartito tra i singoli soci, in base alle quote possedute, ai fini della tassazione IRPEF secondo i seguenti scaglioni di reddito:
• 23 per cento, per il reddito fino a 15 mila euro l’anno;
• 27 per cento, per la parte di reddito che va da 15 mila a 28 mila euro;
• 38 per cento, per la parte di reddito che va da 28 mila a 55 mila euro;
• 41 per cento, per la parte di reddito che va da 55 mila a 75 mila euro;
• 43 per cento, per la parte di reddito oltre i 75 mila euro.
Per quanto riguarda l’apertura di una Società di capitali ci soffermiamo sulle Società a responsabilità limitata.
I soci rispondono per gli impegni presi dalla società nei limiti delle azioni possedute o delle quote di capitale immesse nella società (questo significa che nel caso in cui la società non paga i propri debiti, i creditori non possono rivalersi sul patrimonio personale dei singoli soci).
Le spese e costi di avviamento sono più alte rispetto alla società di persone, la gestione è più complessa comporta degli adempimenti non indifferenti (tenuta dei libri sociali, deposito bilancio d’esercizio, tasse libri sociali, etc….) e dal punto di vista fiscale la società è gestibile con il regime contabile ordinario.
Le società di capitali saranno tenute al versamento delle imposte IRES con aliquota del 27,50% e delle imposte IRAP con un aliquota del 4,82% (l’aliquota cambia da attività ad attività e da regione a regione).
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